L’edificio è pensato come un organismo misurato che si inserisce nel quartiere, rispettandone le proporzioni ed i rapporti esistenti. Gli spazi esterni dell’edificio sono organizzati come pause architettoniche, che ne sottolineano la funzione pubblica. Il livello più dinamico ed emotivo del piano terreno caratterizzato da forme organiche nate dalla necessità di inserire funzioni molto diverse , sorregge un volume lineare e pulito che contiene servizi organizzati in modo seriale e sistematico. Il confronto fra la serialità dei piani in elevazione e la plasticità organica e quasi antropomorfa del piano terreno diventa manifesto della sintesi fra funzionalità, economicità e referenzialità dell’organismo.